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martedì 27 ottobre 2015

Come togliere il ciuccio ai bimbi definitivamente: la mia esperienza personale da mamma

Salve cari lettori.
Oggi è una giornata per me piena di soddisfazioni, la mia piccola Alice, due anni e mezzo, ha lasciato il suo amato ed inseparabile ciuccio!


Come togliere il ciuccio ai bimbi definitivamente: la mia esperienza personale da mammaBhe, se fosse accaduto più in là certo non sarebbe stato un vero e proprio problema, rimango sempre del parere che ogni bimbo ha il suo tempo in tutte le sue tappe.
Ma sento di condividere con voi come sono avvenuti i fatti, sperando di poter contribuire in qualche modo a togliere definitivamente il ciuccio a vostro figlio (tenendo sempre conto comunque che la mia esperienza è strettamente personale e che ogni bimbo reagisce diversamente rispetto ad altri).

Vi spiego:
Innanzi tutto, questa storia di dare via il ciuccio per sempre, è maturata col tempo e non dall'oggi a domani.
Ho sempre cercato di avere un dialogo a misura di bimbi con mia figlia, anche se credo che in quel momento, vista la tenera età, possa non dare molto peso a ciò che le dico, ma sono del parere che parli oggi, parli domani.... saranno tutti discorsi che entreranno a far parte della quotidianità senza più cadere dalle nuvole.

Esempio per farmi capire meglio: a volte mia figlia mi chiede: "mamma che ore sono"?; li per lì mi domando: "ma a cosa le serve sapere l'ora se non conosce bene ancora i numeri ne tanto meno come sia strutturato un orologio?".

Allora dico: tenendo conto dell'età e della voglia di esplorare, imparare ed imitare i grandi con le loro mille curiosità, approfitto e rispondo sempre a dovere, in questo caso, riferendo l'ora esatta.
Dopo questa piccola parentesi, servita per sintetizzare il mio modo di rispondere alle
mille domande, anche il metodo del ciuccio è stato adottato negli stessi termini dell'orologio: parlandone in ogni occasione, sfruttando circostanze attinenti (tipo: "guarda, che bel bimbo piccolino con il ciuccio, anche lui lo darà via fra qualche tempo) etc. etc..
Poi basta cogliere l'occasione giusta, nel mio caso, il pediatra e.... la Fatina dei Ciucci!

Nella giornata di ieri, portando a visita Alice dal Pediatra, ho approfittato di ciò che le ha riferito il dottore: "mmm, bisogna dare via il ciuccio, altrimenti cresceranno i dentini in avanti!".
Ed io ho colto la palla al balzo riferendo alla piccola se ricordava la storia della Fatina dei ciucci, la fata che prende i ciucci messi sulla finestra per portarli ai bimbi più piccoli ed in cambio ricevere un bel regalino!

E così fu'!
Alice ha preso i suoi due ciucci li ha appoggiati sul davanzale della finestra e.... si è addormentata senza il suo inseparabile ciuccio!
Il finale naturalmente è facilmente prevedibile: al suo risveglio felicissima del dono della Fatina, il suo Little Pony! Si!

Questa è la nostra esperienza, se volete, potrete lasciare i vostri commenti quaggiù e dire la vostra.
Spero questo post possa ritornare utile a qualcuno di voi....

2 commenti:

  1. E' proprio vero che solo le mamme possono conoscere davvero i loro figli.
    Da ex educatrice di nido e materna sono fiera di te :) spesso i genitori delegano queste "incombenze" alle educatrici, con il risultato che queste ultime fanno sempre la perte delle cattive per i bambini...

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    Risposte
    1. ehm....oltre che mamma anche io come te ex educatrice d'infanzia.... ci accomunano molte cose Silvia una delle quali l'amore per il prossimo ma soprattutto per i bimbi :-D

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