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venerdì 22 aprile 2016

Una scuola inclusiva

Dopo aver condiviso il mio pensiero nel post precedente sul perchè scrivere post inerenti allo studio per partecipare al concorso scuola classe di concorso infanzia, direi di iniziare da un argomento importante: l'inclusività nella scuola.


Il termine inclusione si differenzia dalla vecchia integrazione in quanto l' "attenzione viene rivolta a tutti i bambini e gli alunni della scuola".
Con il termine inclusione, infatti, non si limita agli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali, ma prende in carico l'insieme delle differenze comprendendo, così, anche gli alunni "normali".

Una scuola inclusiva Il diritto allo studio è per tutti e deve avvenire attraverso una didattica inclusiva che tenga conto di alcuni principi e non solo perchè lo dice la legge ma perchè perderemmo i nostri alunni (dispersione scolastica) e la scuola ne uscirebbe sconfitta.

Il docente deve ritenersi "inclusivo" acquisendo abilità volte a a saper valutare la diversità di ogni alunno in quanto ognuno è unico ed irripetibile.

Deve, inoltre, coltivare aspettative alte sul successo scolastico degli alunni, collaborare con i docenti e aggiornarsi professionalmente in modo continuo: l'insegnamento è un'attività di apprendimento e i docenti hanno la responsabilità del proprio apprendimento.

Gli strumenti di intervento sono per tutti gli alunni che, con continuità o per determinati periodi, possono manifestare bisogni educativi speciali (B.E.S.).
Per una giusta valutazione volta ad individuare un alunno che richiede bisogni educativi speciali sarebbe opportuno, innanzitutto, costruire un'alleanza educativa con la famiglia (continuità orizzontale) apprendendo informazioni utili attraverso eventuali diagnosi, documentazione clinica, storico di provenienza della famiglia (situazioni di svantaggio socio-economico, culturale (quindi senza nessuna diagnosi) riservando comunque di valutare l'effettiva ricaduta sui bisogni educativi.

Nel prossimo post, approfondiremo sulle sottocategorie per la presa in carico degli alunni con bisogni educativi speciali.
Spero di esservi stata utile, pronta comunque ad integrare e/o correggere.

Ringrazio Cà Momenti Pausa Caffè per il suo prezioso contributo grazie alle sue simpaticissime vignette!

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